Chiunque abbia recentemente pianificato dei lavori di manutenzione in casa e sia alla ricerca di un pittore, di un piastrellista o di un elettricista avrà notato quanto sia difficile reperire un artigiano e reperirlo per un prezzo ragionevole.

I dati di KSH (Ufficio Statale di Statisica) illustrano la gravità della situazione: nel secondo trimestre del 2019, due terzi dei 55.000 posti di lavoro pubblicizzati da ditte con più di 5 dipendenti erano rivolti alla ricerca di artigiani. É inoltre emerso che la forza lavoro disponibile ha richieste salariali elevate, mentre allo stesso tempo manca una forza lavoro adeguata con una giusta qualifica.

L’attesa di mesi per un pittore, un falegname o un qualsiasi altro artigiano provoca un grosso problema in tutta l’Ungheria. La BKIK (Camera di commercio e industria di Budapest) sta lavorando alla ricerca di una soluzione, e i risultati della loro ricerca “Domanda di formazione professionale” confermano anche i dati dell’Ufficio Centrale di Statistica: un’impresa su tre nella capitale ungherese soffre di carenza di manodopera. Il problema più grande per le aziende di Budapest è che non ci sono candidati per un lavoro e quei pochi hanno richieste salariali importanti e spesso non hanno una preparazione professionale adeguata.

Un altro problema del settore artigianale è che spesso i neofiti non hanno idea di come ci si approcci alla pratica di alcuni mestieri e quelli che hanno ricevuto un’educazione scolastica professionale vanno spesso all’estero.

Trovare nuove fonti di manodopera
Uno degli obiettivi del dipartimento dell’artigianato BKIK è quello di promuovere e supportare il maggior numero possibile di professioni. Tra le priorità vi è quella di creare una corrispondenza tra domanda e offerta nel mercato del lavoro. Sándor László, presidente del dipartimento, ha riferito che stanno cercando di aiutare a trovare potenziali reclute attraverso vari eventi di orientamento professionale.

L’esperienza dimostra che le differenze generazionali sono una delle principali cause della carenza di manodopera, poiché le aziende spesso non sono preparate alle innovazioni tecnologiche con cui i giovani vogliono lavorare.

Fonte: Portfolio.hu